Alla scoperta del Prosecco
Con quali uve si fa il Prosecco?
Il Prosecco è un vino realizzato con almeno l’85% di uva Glera ed altri vitigni a bacca bianca come, ad esempio, il Verdiso.
Le uve destinate alla produzione del Prosecco a denominazione di origine controllata devono essere coltivate nella zona che comprende le province di Belluno, Gorizia, Padova, Pordenone, Treviso, Trieste, Udine, Venezia e Vicenza. Il Prosecco spumante è il più conosciuto ed apprezzato perché esprime benissimo le preziose note semi-aromatiche dell’uva Glera ma il disciplinare prevede anche il Prosecco frizzante e tranquillo, versioni meno diffuse ma sempre molto intriganti.
Ma quindi come nasce il Prosecco?
Dall’uva si ottiene il mosto che viene avviato alla fermentazione, con la trasformazione degli zuccheri dell’uva in alcol, poi si procede alla seconda fermentazione in particolari serbatoi di acciaio chiamati autoclavi. In questa fase, l’aggiunta di zuccheri e di lieviti permette al vino di rifermentare ed il processo naturale genera anidride carbonica che rimane inglobata nel vino, in forma di piccolissime bollicine. Questo processo di rifermentazione richiede da 1 a 6 mesi ed è comunemente definito come Metodo Charmat ma è stato inventato dall’italianissimo dottor Martinotti nel lontano 1895! Comunque sia, una cosa è certa: chiunque l’abbia concepito ha trovato una soluzione geniale, perfetta per esaltare l’aroma dell’uva Glera e godere del piacere delle bollicine.
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Come posso riconoscere il Prosecco spumante da quello frizzante?
Il Prosecco spumante si riconosce subito dal “tappo a fungo”, quello con la gabbietta e la capsula. Nella bottiglia troverai un vino cremoso, fragrante con una pressione superiore ai 3 bar, quella che si sviluppa naturalmente durante la rifermentazione, come abbiamo visto prima. Anche il Prosecco frizzante dovrebbe essere facile da riconoscere: guarda il tappo e cerca di capire se è legato con lo spago oppure se è del tipo normale, simile a quello che trovi sulle bottiglie di vino fermo. Se è così, controlla nelle etichette e cerca la dicitura frizzante. Nella tua bottiglia di Prosecco frizzante troverai un vino, allegro e gioioso, tradizionale, piacevole e facile da bere che esprime una pressione naturale compresa tra 1 e 2,5 bar.
Qual è la differenza tra Prosecco Brut ed Extra Dry?
Sono le due tipologie più diffuse e si riferiscono al residuo di zuccheri che rimane nel vino al termine della seconda fermentazione. Il Prosecco Brut definisce un vino abbastanza secco con un residuo zuccherino inferiore ai 12gr/litro, mentre l’Extra Dry indica un vino più morbido, assolutamente non dolce, che esprime un residuo compreso tra 12 e 17gr/litro.
Ed il Millesimato?
Millesimato indica il Prosecco realizzato con almeno l’85% di uve provenienti dalla stessa annata e spesso segnala un vino selezionato, di particolare pregio, frutto di una vendemmia così equilibrata ed eccellente da non richiedere il contributo di altre annate.
Ora che sai tutto su come nasce il Prosecco, non ti resta che assaggiarlo!